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Spinelli e il divorzio prematuro, caos nella Scandone

Ad Avellino dopo due settimane dall’annuncio di Valerio Spinelli nel ruolo di direttore sportivo, arrivano le dimissioni dell’ex giocatore. Sconosciuti i motivi della decisione, manca qualsiasi comunicato da parte del club. Probabilmente le tempistiche troppo dilatate sono alla base della decisione di declinare l’impegno. 

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La Sidigas Scandone Avellino nel caos. Dopo due settimane dall’annuncio, che campeggia ancora in bella mostra sulla home page del sito ufficiale, dell’arrivo dell’ex giocatore Spinelli nel ruolo di direttore sportivo, ecco arrivare immediatamente il divorzio tra le parti. La notizia è deflagrata ieri attraverso le pagine dei siti irpini, che come in un tam tam hanno consentito di conoscere quella determinazione che sa, a tutti gli effetti, di resa incondizionata. Le ragioni dell’addio di Spinelli non sono ovviamente ufficiali, ma non si può certo far finta di non capire, di fronte all’inerzia della società, che ad oggi aveva annunciato la sola operazione riguardante il direttore sportivo, ormai anche lui un ex. Probabile che Spinelli non abbia potuto e voluto attendere ulteriormente prima di cominciare a lavorare al suo progetto di squadra, alla sua idea di allenatore, a quella che avrebbe dovuto essere una squadra tutto cuore e grinta, come era nelle abitudini di Spinelli da giocatore. Dopo due settimane senza che nulla sia accaduto, dunque, arriva la resa. Ed il sito Irpinianews rilancia addirittura con la possibilità delle dimissioni anche di Antonello Nevola, direttore generale della squadra biancoverde da oltre dieci anni. Anche per lui ci sarebbe qualche problema legato alle modalità di gestione ella società e della squadra nell’ultimo periodo. Una gestione che sembra essersi radicata sul rimandare continuamente gli appuntamenti importanti, come, ad esempio, quello della scelta e dell’ingaggio del nuovo allenatore. tanti nomi, molte probabilità ventilate, ma nulla di concreto. E così, dopo la miriade di nomi circolati, e dopo avere ricevuto la porta in faccia dal presidente del Brindisi che aveva blindato Piero Bucchi, finito con decisione, sembra, nel mirino della società biancoverde, potrebbe vacillare anche l’idea Sacripanti, che rappresenta solo l’ultimo dei nomi buoni per la causa biancoverde. Ovviamente anche il suo nome diviene ad oggi una incognita. In attesa di comunicazioni ufficiali da parte della società, non resta che prendere atto di un momento non facile in casa Scandone. 

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