Nella trasferta dell'Ariano per la verità si erano riposte molte speranze visto che la squadra arianese aveva dato ottimi segnali di ripresa rispetto al passato. L’avversario era però di quelli seriamente agguerriti e la dimostrazione sta tutta, e forse solo, nel risultato finale. L’Ariano infatti non aveva assolutamente demeritato, interpretando una gara esemplare e mettendo sempre in difficoltà gli avversari, mai seriamente pericolosi, e costantemente sotto pressione. Bernardo dopo appena due minuti di gioco aveva anche la possibilità di battere il portiere avversario, ma incredibilmente non riusciva a concretizzare la costruzione del vantaggio arianese. Sprecata la grande occasione l’Ariano non si limitava a controllare la gara, ma cercava in tutti i modi di fare propria l’intera posta il palio. Nei primi quarantacinque minuti la gara restava comunque bloccata sullo zero a zero. Nella ripresa ancora Ariano ordinato e concreto, ma come spesso accade erano i padroni di casa a sbloccare il risultato. Da un contestato calcio di punizione arrivava il vantaggio interno. De Lucia realizzava al dodicesimo, portando in vantaggio i suoi. A gara sbloccata ovviamente la manovra dell’Ariano si faceva rabbiosa e per ciò stesso meno lucida. Nonostante lo svantaggio la squadra arianese cercava di mantenersi alta ed offensiva, prestando però, come è ovvio che sia in queste circostanze, il fianco alle ripartenze avversarie. Su una di queste, in pieno recupero, arrivava il sigillo sul match ad opera di Annunziata, che fissava il risultato sul due a zero. Mentre Ariano piange, Mirabella ride, e conquista la seconda piazza in classifica. L’ultimo successo consegna alla squadra calorese la seconda piazza, che, grazie anche al pari della capolista, non è poi ad una distanza così esagerata dal primo posto. Contro la Virtus Avellino sapevano tutti che non sarebbe stato facile. Ed infatti la squadra del capoluogo riesce ad imbrigliare bene i giocatori di casa, che non trovano molti spazi. Certamente la gara è meno bella e spettacolare di quello che ci si sarebbe aspettati, ma di fatto le due squadre sembrano studiarsi lungamente prima di tentare di affondare il colpo. Bisogna arrivare a due minuti dalla fine del primo tempo perché la gara si sblocchi. Gol piuttosto bizzarro, nato su calcio da fermo, e con una parabola non irresistibile di Cinque. L’importante per i gialloblù è però l’avere sbloccato il match. Non c’è tempo per la reazione della Virtus, poiché si va negli spogliatoi. Nella ripresa però la reazione dei biancoverdi non arriva ed è proprio per questa ragione che la gara langue fino a quando Ruggiero, allo scoccare dell’ora di gioco, raddoppia per i padroni di casa, mettendo il sigillo sulla gara. La Virtus cerca di reagire nell’ultima mezz’ora, ma l’Eclanese issa le barricate e si difende ordinatamente, cercando qualche ripartenza. Il risultato però non cambia più. La Virtus Avellino costretta ad interrompere la striscia di risultati positivi. L’Eclanese sorride e si gode l’aria di alta classifica.