La cassazione ha confermato le pene già stabilite dalla Corte d'Appello, tranne quella attribuita ad Antonio Cava, che ha visto una riduzione di sei mesi.
Convalidata l’ipotesi accusatoria della procura Direzione Distrettuale Antimafia condotta dal dott. Francesco Soviero, relativa alla associazione a delinquere denominata clan Cava.
Confermate tutte le condanne da quella più alta (anni 30 inflitta a Cava Biagio) a quella più bassa.
Infatti, la prima sezione penale della Suprema Corte ha dichiarato inammissibili dieci ricorsi, ne ha rigettato venti e ne ha accolto parzialmente solo uno, quello redatto dall’avvocato Dario Vannetiello nell’interesse del capo clan Cava Antonio, la cui pena è passata da anni 22, mesi 5 e giorni 15 ad anni 21 mesi 11 e giorni 15.
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