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Economia

Banca della Campania addio: fusione con Bper. Rosignoli nuovo direttore: non ci sono esuberi/INTERVISTA

Cambio di guardia al vertice della Banca della Campania. Dopo un anno di permanenza ad Avellino, Pierpio Cerfogli, promosso presso la direzione generale, lascia l’incarico ad Antonio Rosignoli, 54 anni, emiliano, da 35 nel gruppo.
Passaggio di testimone che capita in un momento delicato per l’istituto. Entro l’anno, infatti, ci sarà la fusione con la Banca popolare dell’Emilia Romagna. L’acronimo di Bper sarà così modificato in Banca Popolare delle Economie Regionali, nella nostra regione potrebbe essere mantenuta la denominazione ‘’Campania’’. Avellino, dunque, non sarà più sede di direzione generale, ma diverrà una delle tante direzioni territoriali del gruppo. Il neo direttore assicura che dalla fusione non ci saranno particolari svantaggi: la banca manterrà il suo legame con il territorio e la sua autonomia. Rosignoli precisa, inoltre, che il numero di dipendenti, 1061, e di filiali 130, resterà pressoché  intatto, smentendo così le voci di esuberi e tagli.
Rosignoli assicura che proseguirà lungo la strada intrapresa dal predecessore portando avanti i progetti ‘’Sotto una buona stella ‘’, per le associazioni che si occupano di persone bisognose, e il ‘’patto per il sud’’ con i 300 milioni a sostegno delle imprese di cui una quindicina già erogati. Diventa itinerante, inoltre, aspettando Giffoni Film Festival che si terrà in diverse province.
Prima di salutare l'Irpinia, Cerfogli traccia un bilancio del 2013. Un bilancio positivo con un utile di 12milioni di euro e quasi 4 milioni di euro di raccolta.

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