Arriva la mini Jeep firmata Fiat Chrysler. Lo hanno annunciato al Quirinale da Napolitano Elkann e Marchionne, e in Irpinia – a Pratola Serra – si notano già i primi movimenti. Sono stati impiantati nuove linee e nuovi macchinari: infatti – stando all’annuncio – i motori diesel MultiJet saranno realizzati nella FGA di Avellino, aggiungendosi al 1600 da 120 cavalli, 1800 turbo benzina in alluminio, il 2170 cavalli depotenziato, e il 2002 di cilindrata per i veicoli commerciali da montare per l’appunto sul nuovo ducato. L’investimento dell’azienda automobilistica era già stato prospettato alle sigle sindacali nell’ottobre del 2012 e per l’ex FMA la primavera potrebbe coincidere con un incremento della produzione e di conseguenza dei giorni di lavoro. Per il momento gli operai sono operativi per appena 6 giorni al mese. Come precisa il segretario provinciale dell’UGL metalmeccanici, Antonio Oliviero, «l’anno in corso può essere quello del trampolino di lancio ma non della vera e propria ripresa. Da 162 mila prodotti si passerà a 200 mila pezzi che corrisponderebbero a 18 giorni di lavoro in più». Il “cambio di marcia” dovrebbe avvenire al massimo entro l’estate con la Jeep Chrysler, poi ad ottobre è in previsione anche il suv Fiat da realizzare a Melfi mentre i motori diesel usciranno dalla fabbrica di Pratola Serra. Nella metà del 2015, invece, sono in programma il nuovo Ducato e una altra vettura che sarà realizzata a Pomigliano, una specie di Panda potenziata, su cui sarà montato un motore 1600 costruito dai lavoratori della ex FMA. Un piano che lascia immaginare un rilancio, anche se decisamente a passo d’uomo. Tutto questo però dipende dalle risposte che arriveranno dal mercato, sia nazionale che internazionale.