Un documento redatto da addetti ai lavori per garantire maggiore tutela per le vittime di violenza diretta e indiretta nell'ambito della Consulenza tecnica psicologica (Ctu) nei procedimenti giudiziari per separazione, divorzio e affido dei figli minori. È questa la finalità del Protocollo Napoli presentato alla stampa nella sede dell’agenzia Dire al Centro direzionale. Il documento porta le firme di Caterina Arcidiacono (ordinario di Psicologia Unina), Antonella Bozzaotra (presidente Ordine Psicologi Campaniae psicologa sportelli antiviolenza Asl Na 1 Centro), Gabriella Ferrari Bravo (psicologa), Elvira Reale (responsabile Centro Dafne ospedale Cardarelli) ed Ester Ricciardelli (psicologa sportelli antiviolenza Asl Na 1 Centro). Grazie all'approvazione avvenuta in consiglio, l'Ordine degli Psicologi della Campania adotta il protocollo e ne diventa a tutti gli effetti firmatario.
Il testo presenta una serie di punti cardine, partendo dalle attuali criticità in sede di Ctu: valutare la presenza di violenza domestica nei confronti della donna/madre e della violenza assistita sui minori; promuovere sempre l'ascolto del minore, dando valore al suo rifiuto di un padre che è violento verso la madre; circoscrivere il diritto di un genitore al rapporto con il figlio, quando è implicato in atti di violenza contro la madre; aderire solo a costrutti teorici validati dalla comunità scientifica; evitare interpretazioni psicologiche di tipo clinico non validabili in contesti giudiziari e non indicative di una buona-cattiva genitorialità; promuovere sempre modalità di affido che non alterino le abitudini di vita del minore e non ricorrano a strumenti di costrizione per la loro attuazione. Con le cinque firmatarie del protocollo, sono intervenite Valeria Valente, presidente commissione Femminicidio Senato; Chiara Marciani, assessora Pari opportunità Regione Campania; Rosaria Bruno, presidente Osservatorio Regione Campania sul fenomeno della violenza contro le donne.
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