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Mattarella a Benevento: "Ho toccato con mano il ruolo della storia e del futuro di questa città"

"La cultura è la risposta alle deviazioni e alle distorsioni”. Il ministro Manfredi: "400 milioni di euro in innovazione"

La bandiera Italiana che sventola in alto, l’inno di Mameli che fa da eco, mani che si uniscono per applaudire il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che giunge alla stazione di Benevento alle 9.49 accolto dal prefetto Francesco Antonio Cappetta e in auto lungo corso Garibaldi raggiunge Piazza Santa Sofia dove ad attenderlo ci sono il sindaco Clemente Mastella, il presidente della Provincia Antonio Di Maria, il vertice della Regione Campania Vincenzo De Luca. Tappa al Museo del Sannio e nella Chiesa di Santa Sofia. (GUARDA IL SERVIZIO CHE ANDRA' IN ONDA ANCHE QUESTA SERA NEL TG DI CANALE 58).

Poi il saluto e le foto con i bambini che hanno atteso il capo dello Stato con entusiasmo.

 Alle ore 11 comincia la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi del Sannio all’auditorium Sant’Agostino gremito di autorità. L’Università degli Studi del Sannio, "giovane, viva e forte" va sostenuta e rilanciata così come gli altri atenei delle aree interne.

Pronto un piano di investimenti per 1600 ricercatori. E a breve 400 milioni di euro da investire nell'innovazione.

Ad annunciarlo è il ministro Manfredi che sottolinea come il futuro sia fatto dai giovani che sono la forza e l’energia per portare avanti i nostri progetti.

Il futuro – aggiunge il ministro – non è patrimonio di una parte politica ma del Paese”. 

Preciso, puntuale e carico di futuro l’intervento del capo dello Stato Sergio Mattarella: “E’ un piacere trovarmi qui. Ho potuto toccare con mano il ruolo che nella storia e nel presente questa città ricopre nel Paese”.

Il presidente della Repubblica plaude al rettore Canfora, ai giovani ricercatori (Sofia Principe, Giuseppe Ruzza, Pierepaolo Scarano, Antonio Panichella,  Gabriele Uva rappresentante degli studenti Unisannio) perché “la cultura – sottolinea il capo dello Stato – è la risposta alle deviazioni e alle distorsioni”.

Una giornata che resterà scritta nella storia e nel cuore della città di Benevento.

L’INCONTRO NON PREVISTO 

La moglie del 48enne Maurizio D’Avola, il commerciante di biciclette e articoli sportivi – molto stimato e voluto bene dalla sua comunità -  investito e ucciso sull’Appia riesce ad incontrare il presidente Mattarella.

Solo qualche minuto quanto basta per raccontare in breve la tragedia e la pericolosità di quell’arteria: l’Appia che ha portato via per sempre il marito e il papà di quattro splendidi figli.


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L'APPELLO DEL RETTORE GERARDO CANFORA: “...Il nostro Ateneo sta già oggi operando al limite della propria capacità: senza adeguati investimenti non può fare di più, sebbene molte siano le possibilità e le idee che possiamo e vogliamo mettere in campo per crescere e far crescere il nostro territorio di riferimento.

Chiediamo con forza alle istituzionali nazionali, regionali e locali di realizzare l’atto di lungimiranza.

Abbiamo bisogno fi investimenti per realizzare programmi di reclutamento di giovani ricercatori, perché non possiamo fare a meno del loro contributo di idee ed energia.

Abbiamo bisogno di finanziamenti finalizzati a coprire pienamente i costi della no-tax-area, strumento concreto per consentire a tutti l’accesso all’istruzione superiore il cui costo, però, non può essere lasciato alle spalle dei singoli Atenei, ed in particolare degli Atenei che si trovano ad operare in aree svantaggiate come la nostra. 

Abbiamo bisogno di un intervento di consolidamento del fondo di finanziamento ordinario, per far fronte all’incremento dei costi e consentire programmi di sviluppo. Mi riferisco in particolare, al consolidamento delle posizioni di ricercatore a tempo determinato e alla dinamica degli scatti triennali, oggi finalmente ripresa dopo un lungo periodo di ingiusto blocco. 

Abbiamo bisogno di un piano straordinario di ammodernamento del patrimonio edilizio perché diritto allo studio è anche diritto a luoghi di apprendimento efficienti e decorsosi. 

Abbiamo bisogno di un profondo potenziamento del sistema dei trasporti intra ed inter provinciali perché troppo spesso il nostro Ateneo rimane isolato rispetto al potenziale bacino di utenza”.

La chiosa, citando Mark Zuckerberg,  è “… Nessuno ce la fa da solo. Quando vedi grandi cose realizzate ricordati che non sono state realizzate da una sola persona. C’è bisogno di costruire un team e circondarsi delle persone migliori da cui apprendere con competenze complementari alle tue”.


L'INTERVENTO DEL SINDACO CLEMENTE MASTELLA

"Imbrigliato dalla liturgia laica del cerimoniale, mi contengo, ed è giusto cosi, nell’esprimere tutta la mia gioia odierna per averLa finalmente qui. 

DandoLe il benvenuto, col pensiero rivolto agli esordi della Sua vicenda politica. 

La cifra, che fu anche la mia, come lo fu di Piersanti Mattarella, assunse come tavola dei valori e via lattea di rifermento il cattolicesimo democratico di Aldo Moro. 

Convincere col dialogo, e soprattutto ascoltando le ragioni dell’altro con uno stile mite e pacato. E‘ ciò che gli italiani apprezzano di Lei e per il quale Le attestano fiducia.

 In questa lunga passeggiata nella storia dove insistono,  allo stato,  collera e   rancore, che inizia a prosciugarsi,   la Sua figura è una straordinaria pietra angolare  per la nostra democrazia. 

Lei accorcia le distanze tra popolo ed istituzioni . 

Col Suo garbo misurato ma anche determinato ha consentito di superare momenti difficili;  è  riuscito a far pace  con quella rabbia che abbiamo visto salire lungo il  crinale delle stesse istituzioni . 

La ricevo Signor Presidente come  sindaco della mia città e ne sono orgoglioso perché I sindaci sono oggi quelli più esposti alle speranze ed alle pretese di tutti.

Siamo assai spesso oggetto di polemiche e di denunce, spesso intrappolati in una burocrazia complicata, spesso condizionati da una cronica mancanza di risorse. Ma siamo la tra la gente, in ascolto, con il desiderio di renderci utili  e con la frustrazione di essere spesso criticati e di riconoscerci  impotenti. E ci muoviamo con  riferimento “all’etica del viandante“,  che cerca  di affrontare le difficoltà del percorso decidendo di volta in volta secondo le forme che queste assumono e con i mezzi a disposizione. 

Una sorta di astuzia nel trarsi d’impaccio. 

Benevento, Signor Presidente, è anche essa nel mulinello della crisi, vive in un paese diseguale, in una area dell’ interno, dove la caduta delle nascite é il segno di una capacità di crescita ormai andata persa. Nonostante questo, tentiamo di rifiatare. Siamo una città resiliente con una sua chimica vitale. Ci stiamo impegnando in progetti di rigenerazione urbana e di infrastrutturazione, già in essere; stiamo ripensando la  città come risorsa generativa di reti per ricomporre uno spirito di comunità e creare le condizioni per renderla vivibile. 

Sappiamo bene che è difficile fare cose difficili ma non ci rassegniamo a non pensare e non decidere quanto é nella nostra capacità, guardando anche di qua, ad un futuro diverso e  per il quale non ci sentiamo periferici. 

C’è anche da noi una venatura di appagamento e un pò di stanchezza ma anche una vitalità collettiva per superare la sensazione di una complessiva staticità’, ci applichiamo alla filosofia della risposta cara ad Emanuele Severino . 

  Memore del monito dell’ecclesiaste “le tue parole siano contate perché il  grido dello stolto divaga nelle molte parole” Le  ribadisco il grazie della mia gente per essere tra noi   come fu da queste parti, ormai tanto tempo fa, Carlo Azeglio Ciampi la cui figura, nel centenario della nascita, ricordiamo con affetto ed ammirazione, ancora apprezzando il suo patriottismo costituzionale che rimane la credenziale del suo mandato. 

Nella storia millenaria della nostra città da oggi ci sarà anche Lei Signor Presidente; ci sarà Sergio Mattarella".

DI MARIA A MATTARELLA: “GRAZIE PRESIDENTE A NOME DI TUTTO IL SANNIO”

«La visita del Presidente della Repubblica, in occasione della Inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università degli Studi del Sannio, è stata di straordinaria importanza per il nostro territorio.

 Innanzitutto, il Presidente Mattarella ha dato lustro alle più insigni testimonianze della illustre e trimillenaria storia sannita, che trovano la più ampia accoglienza nel Museo del Sannio, nonché al più bell’Arco di Trionfo al mondo, l’Arco di Traiano di Benevento. Inoltre il Presidente Mattarella ha voluto dare il più alto risalto al valore aggiunto per il nostro territorio che è costituito dall’Università degli Studi del Sannio, un Ateneo giovane ma che ha conquistato meriti scientifici di tutto rilievo e che sempre di più si caratterizza quale volano di crescita per le aree interne. Il Presidente Mattarella, nel suo discorso di altissimo profilo davanti al Senato Accademico ed alle Autorità del Sannio nell’ex Convento di Sant’Agostino,  ha appunto voluto dare testimonianza del ruolo strategico dell’Università e non ha mancato di far rilevare il dovere delle Istituzioni per interventi mirati a favore delle aree interne e della dorsale appenninica. Grazie, a nome di tutti i Sanniti, Presidente Mattarella».

L’INCONTRO DI MATTARELLA CON GLI STUDENTI ALL’ARCO DI TRAIANO

Iacopo Pacilio studente del Liceo scientifico "G. Rummo",   presidente della Consulta provinciale degli Studenti di Benevento, e Elena Pizzo Romano, studentessa del Liceo Classico "P. Giannone" hanno illustrato le caratteristiche tecniche di uno degli archi meglio conservati al mondo, l'Arco di Traiano,  simbolo della città di Benevento. Voluto dall'imperatore Traiano quale "porta" di accesso e collegamento della via Traiana verso la conoscenza dell'allora lontano Oriente.

Iacopo Pacilio "a nome di tutti gli studenti del Sannio ringrazia l'illustre Presidente dell'attenzione mostrata nei confronti della città tutta e per la fiducia che ripetutamente mostra nei confronti delle nuove generazioni.

La sua figura di guida moderata è un modello unico e impeccabile per indicare ai futuri protagonisti della società civile la strada giusta da percorrere".

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