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Domani la finale del Torneo Rionale. Grotta mette in mostra l’argenteria

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Un pubblico delle grandi occasioni quello visto allo Stadio Romano durante le partite del Primo Torneo Rionale “Città di Grottaminarda”. In attesa della finale che si disputerà domani 20 luglio alle ore 21.30, possiamo già trarre un bilancio più che positivo per una manifestazione che sia per l’organizzazione sia per quanto fatto vedere in campo da formazioni inedite con debuttanti, giovani professionisti e vecchie glorie, tutti rigorosamente grottesi, ha raggiunto vette di eccellenza. Molto soddisfatti e sorpresi per una così grande affluenza di pubblico gli organizzatori dell’evento: Paolo Vitagliano, Giuseppe Villanova, Rocco Lepore e Antonio Ianniciello. «Ad ogni partita -spiega Vitagliano- abbiamo visto sugli spalti una media di 400 spettatori. Ogni goal, non solo nelle semifinali ma in ogni partita dei gironi, è stato salutato con boati che arrivavano da ogni parte delle gradinate. Non ci aspettavamo una così grande partecipazione e siamo sorpresi anche dall’alto livello tecnico visto in campo. Non credevamo di poter assistere a partite così intense e combattute». 
Per spiegare la portata dello spettacolo e delle emozioni regalate da questo torneo può bastare una sintesi delle semifinali disputate tra Atletico Fontanelle-Centro e Condotto-Rione Iacp.
In entrambe le partite non sono bastati i tempi regolamentari per stabilire le due finaliste. 
Nella prima semifinale il Centro del direttore sportivo della Polisportiva Grotta 1984, Tommaso De Luca, autore di uno splendido goal su punizione, si arrende all’Atletico Fontanelle della coppia dei sogni Cataruozzolo-Mustone solo al termine dei tempi supplementari. Una partita spettacolare, finita sul 4 a 3, che regala grandi emozioni e tiene col fiato sospeso fino all’ultimo secondo di gioco. Importantissimo il ruolo di Domenico Mustone, titolare del San Severo in Serie D e già pronto dal punto di vista fisico, tecnico e mentale a calcare palcoscenici ancora più importanti. Da vero imperatore del campo, Mustone impressiona tutto il pubblico del “Romano” con la sua sicurezza, potenza e visione di gioco e anche, dote non comune per un difensore, per il suo senso del goal. È sua la rete del pareggio nel momento più buio del Fontanelle, messo alle corde da un Centro indicato da tutti gli spettatori come vera rivelazione del Torneo. Sua, inoltre, la splendida pennellata servita, dopo un grande recupero a centrocampo, a Francesco Cataruozzolo, capocannoniere indiscusso di questo torneo con 23 goal in quattro partite, che con la sua ennesima rete porta in vantaggio il Fontanelle, fino a quel momento sempre costretto a inseguire. Fondamentale avere in squadra un giocatore come Mustone e importantissimo il contributo di Cataruozzolo, attaccante che fa reparto da solo e che diventa implacabile quando c’è da buttare dentro palloni che arrivano da lontano.
La seconda semifinale la vince il Condotto di Riccio che supera la squadra di Enzo Penta solo ai calci di rigore, dopo una partita ferma sull’1 a 1 dopo i supplementari. Un match molto tattico tra due squadre che si temono e che poco spazio lasciano allo spettacolo. Degna di nota la rovesciata dell’attaccante del Condotto, Pascucci, che con un gesto tecnico ammirevole colpisce con forza e precisione il pallone che si infrange sulla traversa lasciando sgomenta tutta la tifoseria. Quella tra Iacp e Condotto è una di quelle partite giocate a centrocampo. Una battaglia di nervi preparata nei minimi dettagli dall’Iacp e dal difensore della Polisportiva, Enzo Penta, che ingabbia in una morsa letale l’altra stella del calcio grottese: il centrocampista Antonio Riccio, giocatore dell’Avellino che ha già militato in serie A con il Siena. Impagabile lo spettacolo offerto da Riccio che delizia con i suoi colpi e tocchi tutto il pubblico. Memorabili i suoi scatti e le rapide fughe in avanti. Nonostante le doppie e triple marcature riesce a farsi largo tra le maglie rivali e a mettere paura al portiere avversario con tiri velenosi da lontano. Un vero tormento per la difesa dell’Iacp che, nonostante tutto, riesce a difendere bene la porta fino ai rigori. Grande prova difensiva anche del Condotto che ha il suo baluardo in Danilo Flammia, difensore centrale cresciuto nelle giovanili di Leonardo Surro e, quest’anno, unico irpino della Rappresentativa Juniores Campania.
Grande attesa, quindi, per la finale tra Atletico Fontanelle e Condotto. 
 «Per quanto riguarda l’andamento del torneo – aggiunge Paolo Vitagliano-  non ci sono state grandi sorprese. I pronostici erano questi. Le squadre più forti sono in finale ed entrambe, dopo cinque partite, non hanno ancora subito l’onta di una sconfitta. Dopo quello che abbiamo visto in semifinale, domani mi aspetto oltre mille persone sugli spalti». 
In palio non c’è solo il trofeo che sarà esposto per un anno all’interno della contrada che si aggiudicherà il torneo. L’importanza dell’evento va ricercata altrove. Grazie a questa manifestazione la comunità grottese si è riappropriata per qualche settimana di alcuni grandi giocatori a cui ha dato i natali. Parliamo, come già accennato, di nomi eccellenti, giocatori professionisti che tanto bene stanno facendo nelle squadre in cui militano. Su tutti Domenico Mustone e Antonio Riccio. Non a caso a contendersi la vittoria finale saranno proprio le loro squadre e il risultato della partita di lunedì potrebbe essere decisivo per l’assegnazione della palma di miglior giocatore del torneo e quindi dell’intera cittadina. Ed è molto probabile che anche questa pratica si risolverà in una sfida a due.
Erminio Merola

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